Chi ascolta una storia è in compagnia del narratore; anche chi legge partecipa a questa società. Ma il lettore di un romanzo è solo. Egli è più solo di ogni altro lettore. (Poiché anche chi legge una poesia è pronto a dare una voce alle parole per chi si trova in ascolto). In questo isolamento il lettore di romanzi s’impadronisce del loro contenuto più avidamente di ogni altro lettore. Egli è pronto ad assimilarlo interamente, a – per così dire – divorarlo. Sì, egli brucia, divora il contenuto come il fuoco la legna del camino. La tensione che percorre il romanzo è molto simile al tiraggio dell’aria che avviva la fiamma nel camino e accende il suo gioco.
Walter Benjamin, Il narratore. Considerazioni sull’opera di Nicola Leskov, in Angelus Novus. Saggi e frammenti, Einaudi, 1981, pag. 265