Dopo mesi ritorno ad una attività creativa che mi piace molto: la poesia dorsale. Ve ne ricordate? ne ho parlato per la prima volta qui e poi qui. Mi piace perché consente di giocare con le parole ed assomiglia ad un’opera di bricolage ma anche all’amato Lego, dove al posto dei mattoncini ci sono i libri…
Negli ultimi giorni dell’anno sono stata immersa nell’atmosfera cupa e fantastica in cui mi ha trasportato la lettura di Il signore di Ballantrae: paesaggi scozzesi ghiacciati e battuti dal vento, duelli a lume di candela, esplorazioni nella wilderness americana che già preannunciano Jack London… un libro notturno ed invernale come pochi altri. Forse sarà questa suggestione ad avermi ispirato una “poesia dorsale per insonni”:
Nulla,
solo la notte.
Sulla collina nera
gridano i gufi.
Nel tempo di mezzo,
la promessa
dell’alba.
Molto bella!
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grazie!!!
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Bella! Anch’io ho scritto una poesia insonne, puoi leggerla qui:
https://poetryisall.wordpress.com/2014/07/31/senza-titolo-3/
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