Ormai è un’abitudine, scorrere l’elenco delle letture fatte lo scorso anno. Questa volta sono poche, davvero poche per i miei standard. Ma, contrariamente a quanto è successo a molti, la quarantena primaverile ha avuto un effetto paralizzante sulla mia sete di letture, da cui ho cominciato a riprendermi negli ultimi 2 mesi. In ogni caso, vale sempre la pena selezionare, a mia futura memoria, le cose migliori di quest’anno di lettura del tutto ondivaga, spaesata e forse inconcludente (se mai la lettura può esserlo, probabilmente no).
Per la categoria SIMENON NON TRADISCE MAI: Georges Simenon, I fantasmi del cappellaio
Per la categoria STO INVECCHIANDO: Annie Ernaux, Gli anni
Per la categoria GRAZIE AI CONSIGLI DEL MIO LIBRAIO DI FIDUCIA: Colson Whitehead, La ferrovia sotterranea
Per la categoria VERTIGINI: Carlo Rovelli, L’ordine del tempo
Per la categoria SCOPERTE CORROBORANTI: Chistopher Kloeble, Quasi tutto velocissimo
Per gli auspici di lettura 2021, al prossimo post. Intanto, Buon anno!
Simenon è sempre grande, Annie Ernaux mi piace moltissimo e in particolare Gli anni, per il modo particolare in cui ricostruisce, appunto, gli anni di una vita; invece non sono riuscita a finire La ferrovia sotterranea
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Questo è stato il mio primo approccio alla Ernaux, ma vorrei approfondire. Sicuramente la voce che narra Gli anni è particolarissima, innesta l’esperienza personale su quella collettiva, con risultati a mio parere eccellenti.
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Veramente straordinaria, unica!
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Anch’io lo facevo. Questo ultimo anno non ho tenuto nota dei libri letti, ho poca memoria comunque erano molti. Lo farò per questo nuovo anno… Auguri
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