Le grandi collezioni sono vaste, non complete. Incomplete: motivate dal desiderio di completezza. C’è sempre qualcos’altro. E anche se hai tutto – qualunque cosa sia – forse di qualcosa vorrai avere una copia (versione, edizione) migliore di quella che hai; o per gli oggetti prodotti in serie (ceramiche, libri, oggetti), semplicemente un’altra copia, nel caso in cui quella che già possiedi vada perduta o rubata o rotta o danneggiata. Una copia di riserva. Una collezione ombra. Una grande collezione privata è un concentrato materico che stimola continuamente, che sovreccita. Non soltanto perché può essere sempre accresciuta, ma perché c’è già troppo. Il bisogno del collezionista è precisamente quello di eccesso, sazietà, profusione. E’ troppo – e mi basta appena. Chi chiede, chi esita – ne ho proprio bisogno? mi è veramente necessario? non è un collezionista. Una collezione è sempre più del necessario.
Susan Sontag, L’amante del vulcano, Mondadori, 1995, pag. 70
a me succede con i libri…..
"Mi piace""Mi piace"