Nell’anno 2021 da poco terminato, ho ripreso contatto con la lettura in modo finalmente un po’ più costante nel tempo, ma sempre del tutto asistematico. Faccio fatica a selezionare solo 5 titoli che mi hanno colpito e che credo rimarranno nella mia memoria, ma questa è la prassi ormai da qualche anno, perciò ecco un tentativo di sintesi:
Per la categoria DONNE GENIALI: Susan Sontag, L’amante del vulcano
Per la categoria SPAZI CHIUSI: Andrea Bajani, Il libro delle case
Per la categoria DA ANNI VOLEVO LEGGERE QUESTA AUTRICE E ORA MI CHIEDO PERCHE’ HO ASPETTATO TANTO: Ali Smith, Hotel World
Per la categoria IL FUTURO CHE CI ASPETTA: Gipi, La terra dei figli
Per la categoria IN CERCA DI UNA RIVOLUZIONE: Stefano Mancuso, Plant revolution
Un po’ di statistiche: ho letto più romanzi/racconti che saggi (narrativa batte saggistica 27 a 18); sono in crescita decisa i fumetti/graphic novel e affini, mentre continuo a frequentare poco la poesia. Il 25% della narrativa l’ho letta in inglese, posso migliorare. Infine si identificano alcuni filoni prevalenti nelle letture saggistiche: 1)antropocene/mondo vegetale/camminare; 2)il mondo del libro e della lettura; 3)case e città in cui viviamo. Riflessi della pandemia, probabilmente, che fanno sentire il loro peso, mischiati a passioni dominanti della mia vita e ad interessi professionali. Per il 2022, ora che ho risolto il problema di vista che mi ha non poco demotivato alla lettura nell’ultimo anno, mi auguro di leggere di più e meglio. Sembra poco, ma non è così.