Perché siamo librai clandestini

Perché abbiamo provato la felicità di lavorare tra i libri in passato e continuiamo a pensare che ci lavoreremo ancora in futuro.

Perché ci piace parlare dei libri che leggiamo, che vorremmo leggere, che ci tengono compagnia e ci portano in viaggio fuori e dentro di noi. E ci piace consigliarli ad altri.

Perché nei momenti di sconforto entriamo in libreria e l’odore della carta ci fa stare meglio.

Perché il primo regalo che ci viene in mente per una persona cara è un libro.

Perché se in libreria vediamo un volume capovolto o fuori posto, non riusciamo a trattenerci dal sistemarlo.

E per altri motivi che scoprirete leggendoci.


Libraia clandestina 1

La libraia clandestina ha 59 anni.

Vive a Bologna.

Ha imparato a leggere a 4 anni e non ha più smesso.


13 pensieri su “Perché siamo librai clandestini

  1. Mi hai dato la risposta che speravo. Frequentavo via del Pratello tanti anni fa, sotto l’epigrafe lavorare stanca mi sono sfatto di pecorino sardo e ciccioli. Conosco il Libraccio. Ci sono capitato un paio di volte. Un pezzo di cuore l’ho lasciato sui volumi meravigliosamente vecchi di Roberto Roversi.

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    • Roversi l’ho scoperto tardi, e non ho mai visitato la sua Libreria Palmaverde, purtroppo. Credo abbia scritto cose tra le piu profonde e intelligenti sulla nostra città (che non lo ha mai molto amato). Gli ho dedicato alcuni post qui sul blog e ti segnalo il sito robertoroversi.it, una miniera inesauribile.

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  2. Vivo in un piccolo borgo della Toscana, una terra di mezzo, tra i boschi. Non ci sono librerie né dove abito né nei paesi più vicini (qualche cartolibreria, ma non è la stessa cosa). Dunque, ogni tanto, mi tocca fuggire per cercarne una. Anche a Bologna mi capita. Lì ho lasciato un pezzo di cuore in una Via del Pratello che però mi sembra di non riconoscere più. Con le librerie mi ricongiungo serenamente quando torno in Sicilia (sono siciliano), anche se quella piccola che è stata mio punto di riferimento e sosta non ha retto al Covid. Ecco, quindi sono contento di averne trovata una, pure se clandestina. Ma non rischiamo di diventarlo anche noi che amiamo frugare tra gli scaffali alla ricerca della chicca che, di costa e quasi nascosta, fa capolino aspettando d’essere scovata?

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    • Benvenuto su questo blog! in effetti frugare tra gli scaffali è il passatempo preferito di noi lettori/librai clandestini. Se frequenti Bologna ti sarà forse capitato di entrare nella libreria Libraccio di Piazza dei Martiri a breve distanza dalla stazione: è uno dei miei rifugi … quando sono di cattivo umore passo un po’ di tempo nel settore dei libri usati e trovo sempre qualcosa di corroborante da acquistare! Quanto a via del Pratello, è un luogo a me molto caro perchè negli anni 40-50 ci abitava mio padre che all’epoca era un ragazzo. Certo allora non era la strada pedonalizzata stracolma di locali mangiaebevi che è diventata in questi ultimi anni, bensì un quartiere per nulla alla moda, abitato da famiglie povere, molto proletario. C’era il mitico Circolo Pavese dove si poteva ballare, è lì che i miei genitori si sono conosciuti. A me piace passarci la domenica mattina, coi locali chiusi è ancora bellissimo.

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  3. Scopro solo ora questo sito e da un quartiere del sud del mondo, dove hanno interagito guantai e posteggiatori abusivi, architetti e cappellai, vescovi e anarchici, camorristi e operai; dove ogni donna Prassede ha da dire e da disfare, la “clandestinità” è un omaggio alla letteratura e alla gente che ogni giorno racconta attraverso le storie di vita, la sue passioni, la sua vergona, la sua dignità. Grazie.

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    • Grazie a te per le belle parole e le belle idee che ci stanno dentro, che per di più arrivano da una città che, come dice La Capria, mi ha ferito a morte
      spero di poterci tornare presto, ho tanti posti ancora da vedere e librerie da visitare. Buona serata

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  4. Buonasera; mi sono iscritta d’impulso, immediatamente…lettrice e bolognese. mi bastano! Prossimamente leggerò con cura gli articoli. Non sono di Bologna ma la amo di un amore tenero e passionale e il mio sogno è passare un bel lungo periodo a disegnare ogni suo portico…

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    • Benvenuta e grazie per la fiducia! abito a Bologna da sempre anche se nella mia famiglia c’è un bel mix di provenienze; lettrice invece lo sono da 50 anni…
      vengo subito a curiosare nel tuo blog!

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