Passioni tristi

All’origine delle passioni tristi non c’è la diffamazione della felicità, ma la comprensione, e la rivendicazione, del suo carattere relativo, storico e transeunte. Godere delle gioie della vita (e la lettura è tra queste) e tremare della loro precarietà, questo è quello che fa il saggio, ed è il desiderio di felicità che lo rende malinconico.

Luca Ferrieri, fra l’ultimo libro letto e il primo nuovo da aprire, Olschki Editore, 2013, pag. 17