Succede ciclicamente: non ho più spazio sufficiente sui ripiani delle mie librerie per ospitare i libri che continuo ad acquistare, o che mi vengono regalati (chi mi conosce sa che un libro ben scelto mi fa sempre felice). Questa volta la necessità di ampliare la metratura degli scaffali si accompagna ad una precisa volontà di sbarazzarmi di oggetti che ho conservato inutilmente per anni (e non sto parlando di libri, ovviamente… quelli non li eliminerò mai di mia spontanea volontà). Sono all’opera per ingrandire la libreria principale che ho in casa, il che ha provocato una reazione a catena di riordino spazi casalinghi con riesumazione di oggetti sepolti… uno per tutti: la serie dei miei quaderni delle elementari, che stanno risvegliando ricordi inaspettati e danno uno spaccato interessantissimo di come era la scuola primaria all’inizio degli anni ’70, ossia quasi mezzo secolo fa… Alla faccia di quella tizia che ha pubblicato il libro bestseller sull’ordine in casa, credo che conserverò i quaderni. E sempre alla faccia sua, sto leggendo un interessantissimo libro comprato al Libraccio per euro 3,95: La vertigine dell’ordine. Il rapporto tra Sé e la casa, di Carla Pasquinelli. Di questo piccolo ma densissimo saggio scriverò con più calma, intanto consiglio la lettura di questo arguto articolo di Guido Vitiello nella rubrica “Il biliopatologo risponde” su Internazionale:
https://www.internazionale.it/bloc-notes/guido-vitiello/2019/03/21/siamo-nostra-libreria
E ora torno alle mie scatole di libri. Buon finesettimana di lettura dalla libraia clandestina!