Pensare vuol dire inventare. Tutto il resto – citazioni, note a piè di pagina, indice, riferimenti, copia-incolla, bibliografia delle fonti, commenti— – può passare per preparazione, ma presto cade nella ripetizione, nel plagio e nel servilismo. All’inizio, imitare per formarsi non ha niente di disonorevole: bisogna imparare. Ma poi conviene dimenticare questa ferula, questo “format per”, alleviato, innovare.
Pensare trova. Un pensatore è un troviere, un trovatore, Imitare ripete, e il suo riflesso ritorna. Scoprire non capita spesso. Il pensiero, la rarità.
Michel Serres, Il mancino zoppo. Dal metodo non nasce niente, Bollati Boringhieri, 2016, pag. 13