Vi sono però altre persone che ci colpiscono – sarebbe difficile dire precisamente perché – per il fatto di trovarsi, per loro natura o per caso, nella condizione di usare appieno le loro facoltà per cose di un certo rilievo. Non sono necessariamente felici o realizzate, ma proviamo un certo entusiasmo in loro presenza; e molto interesse per le loro azioni. Ci sembrano molto vive. Questo può essere in parte dovuto a circostanze materiali – sono nate in ambienti a loro congeniali – ma molto più dipende da un felice equilibrio delle loro qualità che non gli fa vedere le cose dal lato peggiore, di traverso, nè distorte dalla nebbia, ma da tutti i lati, nella giusta proporzione; sembrano davvero avere una presa sulle cose; e quando passano all’azione sono argento vivo.
Virginia Woolf, Come si legge un libro? e altri saggi, Baldini & Castoldi, 1999, pag. 107.